Attolini Renata
Candidato/a alla Camera
per il collegio uninominale Trentino-Alto Adige/Südtirol - 04
Ha aderito alla piattaforma
Approvato
VOTA IL SUO FATTORE ARCOBALENO
Il/La candidato/a è amico/a dei diritti LGBTI? Sei tu a deciderlo!
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Biografia
Sono nata a Fleurier (CH) nel 1951, da genitori “migranti”; laureata in Sociologia, sono stata insegnante per 42 anni e formatrice per la didattica sperimentale delle scienze e della matematica. Ho, da sempre, una particolare attenzione all’ambito dei diritti, convinta che la natura dei diritti sia espansiva e che ciascuno di noi potrebbe trovarsi, prima o poi, in minoranza. Già portavoce di Sinistra Ecologia Libertà del Trentino, dal 2017 sono segretaria provinciale di Sinistra Italiana.

Sottoscrivo con ferma convinzione la piattaforma di Arcihay “Voto Arcobaleno”.
In caso di elezione, come anche nel caso non fossi eletta, continuerò a battermi perché i diritti della comunità LGBTIQ vengano riconosciuti e venga contrastata, in ogni modo, qualsiasi forma di omofobia.
Ritengo che questo sia un problema educativo e sia compito della scuola porsi come comunità educante che sappia crescere cittadini consapevoli, critici e democratici, che sappiano considerare ogni diversità come un valore aggiunto.
In particolare, avendo vissuto i problemi di una grande, strana famiglia matriarcale ed allargata, intendo difendere il diritto di ogni famiglia, ad avere il supporto e i servizi necessari a svolgere al meglio il proprio ruolo.
Il compito dell’istituzione nei confronti della famiglia non può essere quello di controllare la conformità ad un modello; lo stato si deve prendere carico della molteplicità di forme in cui la famiglia si esplica (uni o bigenitoriali, etero od omosesssuali, allargate, diverse perché straniere) e legiferare in modo da garantire a tutte gli stessi diritti. Escludere le famiglie omogenitoriali da una regolamentazione normativa significherebbe lasciare fuori dalla tutela della responsabilità genitoriale i minori che in quelle famiglie vivono, facendo loro percepire una minaccia alla continuità degli affetti, analogamente a quanto succede in situazioni problematiche come la morte di un genitore o la separazione.