Voto Arcobaleno
Voto Arcobaleno
Bianchi Lucio

Bianchi Lucio


Candidato/a alla Camera
per il collegio uninominale Toscana - 07


Ha aderito alla piattaforma

Mi chiamo Lucio Bianchi, classe 1980. Ho una laurea in mediazione culturale e lingue straniere, lavoro per una università americana, dove offro sostegno anche a quegli studenti che vengono discriminati. Ho collaborato alle attività del comitato locale Arcigay per numerose attività e non ho mai avuto paura di parlare apertamente della mia omosessualità.

A tal proposito sono ben felice di aderire a questa campagna che promuove il minimo indispensabile per la comunità italiana, nel suo intero.

Non si può pensare che nel 2018, benché il paese sia fortemente a vocazione cattolica ma dalla carta costituzionale chiaramente laica, ancora manchino leggi contro l’omofobia, un matrimonio ugualitario e la possibilità di garantire genitorialità ai figli dei compagni o delle compagne che le persone LGBTI scelgono come partner di vita. Tanto più che va proprio a scapito dei bambini stessi.

In moltissime parti del mondo questo già succede da anni e non c’è stata alcuna catastrofe sociale causata dalla “teoria gender” o altri concetti paleo-scientifici.

Spesso si trovano contrapposizioni ideologiche tra omosessualità e religione ma Religione trova la sua etimologia nel concetto di “Re-Legere” ovvero “scegliere con frequenza” da cui: “avere riguardo, cura di qualcosa”. E come si può dire di essere religiosi se non avendo riguardo dei tuoi simili, degli esseri umani come te che vivono, soffrono, gioiscono, si arrabbiano ma… non hanno gli stessi diritti?

 

Come cittadino ho diritti e doveri. Ho il dovere di pagare le tasse ed il mio impegno per avere un pieno riconoscimento dei diritti sarà costante. Le lotte per il voto alle donne, contro l’Apartheid, i movimenti di Stonewall ci insegnano questo. Ci insegnano che è nel riconoscimento reciproco che una comunità crea forme sinergiche e avanza culturalmente.

L’Italia è l’unico paese d’Europa a non aver ancora attivato corsi di educazione affettiva nelle scuole. L’educazione affettiva serve a combattere la violenza contro le donne, i femminicidi, il bullismo omofobico e le violenze sugli omosessuali. In Italia di omofobia e di discriminazione sessuale si muore. Il MoVimento 5 Stelle si batterà anche per questo e per tutto quello che riguarda il bene dei cittadini. Ahinoi ciò che è passato all’esterno è altro; ma la verità è che tutti i nostri senatori, con post personali su FB si dichiararono a favore dei contenuti della proposta Cirinnà. Purtroppo ciò che è successo in realtà è che Il Presidente del Consiglio ha deciso che, su una legge che riguarda i diritti delle persone, come quella sulle unioni civili, il Parlamento non deve discutere.
Dopo aver tentato di strozzare il confronto in Aula con l’emendamento canguro, dopo aver rifiutato la nostra proposta di stare in Aula anche il weekend per approvare la legge in tempi rapidi, ha calato la carta del voto di fiducia, che esautora il Parlamento e azzera ogni confronto. Questo per non mostrare le spaccature all’interno della compagine di governo su tali posizioni e quindi stralciando il paragrafo riguardante la step-child adoption, scaricando poi la colpa ad altri. Ma gli atti parlamentari parlano chiaro: anche la presidenza del Senato ha dichiarato inammissibili, poiché non c’è ostruzionismo, tutti gli emendamenti ‘canguro‘ alla legge sulle unioni civili, compreso quindi l’emendamento Marcucci (PD): il famoso “super canguro” che il M5S non avrebbe votato, ma che in realtà non è mai stato messo in votazione e ora dichiarato inammissibile.

Usando le parole di Harvey Milk: “Se non ti mobiliti per difendere i diritti di qualcuno che in quel momento ne è privato, quando poi intaccheranno i tuoi, nessuno si muoverà per te.”

Approvato


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