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Biografia
Nato ad Albenga (Sv) il 02/10/1989, studente del liceo scientifico G.Bruno di Albenga (96/100) e laureato in Scienze Politiche e dell’Amministrazione (106/110) presso l’Ateneo di Genova. Ho lavorato sempre come precario nelle mansioni di magazziniere, apprendista fabbro, bagnino e ora portalettere di Poste Italiane. Da quando ho 15 anni sono attivo politicamente, formandomi su posizioni marxiste, rivoluzionarie e anticapitaliste. Sono stato rappresentante d’istituto degli studenti del mio Liceo per due anni e poi rappresentante della Consulta provinciale studentesca di Savona. Dal 2010 milito nel Partito Comunista dei Lavoratori dopo una parentesi di un anno in Lotta Comunista e una di due anni in Rifondazione Comunista. Dal 1 Febbraio 2014 vivo in via Prè, a Genova, dove sono arrivato attraverso il Movimento di Lotta per la Casa – di cui ho partecipato alla costruzione e organizzazione sulla base di principi antifascisti, antirazzisti e antissessisti (elemento peraltro di difficile trasmissione ai nuclei di provenienza maghrebina)- con l’occupazione di circa 20 appartamenti per altrettanti nuclei familiari. In questo periodo avevamo anche istituito una foresteria in cui abbiamo ospitato una coppia di ragazze lesbiche discriminate e colpite dai propri nuclei familiari. Gli appartamenti in questione, in seguito ad una trattativa con la proprietà sono stati regolarizzati con contratti di concessione a canoni popolari. Dal 2017 sono membro sia del Comitato Centrale che della Segreteria Politica del PCL, eletto nel Congresso dello stesso anno.
I più arcobaleno votati da voi
Boschi Maria Elena
35993
Cirinnà Monica
339143
Lo Monaco Riccardo
22138
Civati Giuseppe
20933
Malapena Maria Rosaria
1957
I meno arcobaleno votati da voi
Meloni Giorgia
31386
Salvini Matteo
27817
Casini Pier Ferdinando
21022
Binetti Paola
1807
Castaldini Valentina
994
In quanto comunista, rivoluzionario e anticapitalista internazionalista condivido e mi son sempre battuto per i diritti delle identità Lgbtqi, inizialmente con l’organizzazioni di assemblee e dibattiti nel contesto studentesco e poi con la mia militanza comunista.
Non posso che condividere la vostra piattaforma in toto, essendo anche punti presenti nel nostro programma e soprattutto nelle tesi politiche congressuali del mio partito.
Ritengo però che le conquiste dei diritti delle persone lgbtqi siano possibili e affermabili in termini definitivi solo con il rovesciamento di un sistema capitalistico che si fonda sullo sfruttamento dell’uomo sull’uomo e che utilizza le discriminazioni proprio per dividere la classe sociale sfruttata e oppressa, per affermare il proprio modello socio-economico che trova anche nella famiglia patriarcale il proprio strumento di riproduzione delle logiche capitalistiche e di proprietà.
Non è un caso che oggi, in una fase di attacco frontale ai diritti e alle condizioni dei lavoratori, dei precari, dei disoccupati e dei migranti si associ anche la rimessa in discussione dei piccoli e insufficienti passi avanti culturali rispetto ai diritti tanto delle donne quanto della comunità lgbtqi. Non è un caso infatti che prendano sempre più piede opzioni politiche reazionarie, populistiche e neofasciste che fondano proprio sul concetto di “famiglia tradizionale/cristiana” il proprio modello di costruzione di un impianto teorico e di identificazione per le masse subalterne.