Voto Arcobaleno
Voto Arcobaleno
Druetti Francesca

Druetti Francesca


Candidato/a alla Camera
per il collegio plurinominale Piemonte 1 - 01 (Posizione in lista: 4)


Ha aderito alla piattaforma

1. MATRIMONIO PER TUTT*
Se non lo chiami matrimonio non lo vuoi fare, e infatti non è stato fatto. Non è più tempo di diritti a metà, di essere cittadini e cittadine di serie b. Il matrimonio civile deve essere accessibile a tutti e a tutte, come tutte le altre istituzioni, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. 
 
2. ADOZIONI PER SINGLE E COPPIE DELLO STESSO SESSO
È necessaria una riforma del diritto di famiglia che tenga conto dei nuovi rapporti famigliari e che parli più correttamente di “famigliE”. L’unica discriminante possibile e sensata deve essere l’interesse del minore, che va naturalmente tutelato e garantito. I primi studi sul tema dimostrano che non ci sono differenze apprezzabili tra i figli cresciuti in famiglie omogenitoriali rispetto agli altri bambini, se ce ne fosse stato bisogno. Da sempre i bambini vengono al mondo o crescono nelle famiglie arcobaleno, e le uniche problematiche specifiche a cui vanno incontro sono il mancato riconoscimento della genitorialità e l’incertezza in cui le loro famiglie vivono per la mancanza di tutela da parte della legge. Inoltre, senza voler idealizzare nessuna condizione e nessun tipo di famiglia rispetto ad un altro, è innegabile che spesso i figli delle famiglie arcobaleno o dei single sono fortemente desiderati (non che questo non sia vero per molti altri casi) e vengono al mondo o vengono accolti in famiglie fortemente consapevoli della responsabilità genitoriale. 
 
3. LEGGE DI CONTRASTO E PREVENZIONE DELLE VIOLENZE E DELL’ODIO OMOTRANSFOBICO
La legge Mancino va innanzitutto applicata, ma soprattutto ampliata e riformata inserendo le casistiche già previste dalla giurisprudenza comunitaria europea, in particolare per i crimini sulla base dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere. È anche necessario un organo efficace preposto, autonomo e indipendente. Oggi esiste l’UNAR (Ufficio nazionale Antidiscriminazioni), che potrebbe essere trasformato in Autorità nazionale Antidiscriminazioni: da ufficio alle dipendenze del Governo ad autorità amministrativa autonoma, con un mandato chiaro nel contrasto di ogni forma di odio, intolleranza, razzismo ed hate speech.
 
4. ACCESSO ALLA FECONDAZIONE ETEROLOGA PER TUTTE LE DONNE
La riforma della Legge 40 si inserisce nel quadro della necessaria riforma del diritto di famiglia, nell’ottica di permettere l’accesso alla fecondazione eterologa anche alle donne single e a chi è in un legame omosessuale. 
 
5. VERSO LA DEPATOLOGIZZAZIONE DELL’IDENTITÀ TRANS
Assolutamente favorevole alla depatologizzazione della condizione delle persone trans. È necessario riconoscere il diritto all’autodeterminazione delle persone e slegare il cambio di identità anagrafica dal completamento del trattamento chirurgico. Ospedali, sanità, personale ospedaliero e tutti gli operatori coinvolti negli aspetti medici di supporto alle persone trans che vi si rivolgono devono essere formati e informati. Così come è necessario che uffici e aziende (a partire dal settore pubblico, ma non solo) prevedano una formazione che scardini gli stereotipi tradizionalmente connessi alle persone trans.
 
Aggiungerei un ulteriore impegno, quello nella prevenzione e sensibilizzazione relativa alla trasmissione dell’Hiv, con una specifica attenzione al contrasto della marginalizzazione che le persone si trovano ad affrontare a causa del proprio stato sierologico. Mentre è importante tenere alta l’attenzione sulla necessità della prevenzione, visto che sono registrati intorno ai quattromila nuovi casi ogni anno (soprattutto nella fascia 25-29 anni), è anche fondamentale evitare situazioni e comportamenti discriminatori, smantellando gli stereotipi in ogni ambito, dagli ambienti di lavoro fino alle cerchie sociali più vicine. 

Approvato


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Biografia


Francesca Druetti, nata nel 1983. Sono un’operatrice culturale e da oltre dieci anni lavoro nella didattica museale, tra Torino e provincia, avvicinando alla storia i ragazzi e le ragazze che sono i cittadini di oggi e di domani. Il mio impegno in politica è recente e mi sono sempre occupata delle tematiche del lavoro culturale e della gestione dei Beni Culturali, accanto all’attenzione per i diritti di tutte e di tutti, a partire da quelli della comunità lgbti.


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