Voto Arcobaleno
Voto Arcobaleno
Guaiana Yuri

Guaiana Yuri


Candidato/a alla Camera
per il collegio plurinominale Lombardia 2 - 01 (Posizione in lista: 3)



VOTA IL SUO FATTORE ARCOBALENO

Il/La candidato/a è amico/a dei diritti LGBTI? Sei tu a deciderlo!

82%

rainbow

9 95

Condividi il tuo voto


Biografia


Yuri Guaiana nasce a Cantù (CO) il 3 settembre 1974. Nel capoluogo lariano fonda il comitato locale di Arcigay e nel 1999 organizza una manifestazione nazionale per il riconoscimento delle Unioni Civili che lo porterà al Consiglio nazionale di Arcigay. Laureatosi in Scienze Politiche a Milano nel 2000 si trasferisce nello stesso anno a Sydney per un anno di studio e lavoro. Lì farà la sua prima esperienza in un movimento LGBTI diverso da quello italiano lavorando per la rete radiofonica OutFM, per il Sydney Gay and Lesbian Mardì Gras e per il community center ACON. Al suo ritorno inizia un dottorato di ricerca in storia contemporanea e si trasferisce a Milano dove ha svolto la sua attività di ricerca come assegnista dell’Università degli Studi di Milano fino al 2011. Nel 2011 è stato eletto vicepresidente del Consiglio di zona 2 di Milano nelle liste radicali, carica tenuta sino al giugno 2016. Nello stesso anno è stato eletto segretario nazionale dell’Associazione radicale Certi Diritti, carica tenuta sino al novembre 2016. È stato rappresentante dell’Associazione al Comitato nazionale di Radicali Italiani e alla Consulta milanese per la laicità delle istituzioni. Nell’aprile 2012 ha ideato la rubrica settimanale Fuor di pagina: la rassegna stampa dell’Associazione Radicale Certi Diritti su Radio Radicale, che a curato per due anni.. Nell’ottobre 2013 è stato eletto membro del Board di ILGA-Europe, la branca europea dell’Associazione Internazionale di Gay e Lesbiche. Nel febbraio 2015 è stato nominato coordinatore nazionale dei membri individuali italiani di ALDE Party e nel novembre 2015 è stato eletto vice presidente dei membri individuali europei di ALDE Party. Dal maggio 2016 è campaigns manager dell’associazione All Out.


Twitter