Voto Arcobaleno
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Manzi Silvja

Manzi Silvja


Candidato/a alla Camera
per il collegio uninominale Piemonte 1 - 02e per i collegi plurinominali Piemonte 1 - 01 / Piemonte 1 - 02 / Lazio 2 - 01 / Campania 2 - 01 / Campania 2 - 03 (Posizione in lista: 1)


Ha aderito alla piattaforma

Approvato

Curatrice del volume «I Diritti dell’Amore. Quarant’anni di lotte per il matrimonio egualitario» (Diderotiana Editrice) di Igor Boni, Monica Cirinnà, Enzo Cucco, Bruno De Filippis, Filomena Gallo, Chiara Gribaudo, Franco Grillini, Yuri Guaiana, Luca Imarisio, con un contributo di Sergio Lo Giudice

 

 


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Biografia


Nata a Foggia nel 1973. Ha vissuto a Roma e a Bruxelles; dal 2008 vive a Torino ed è consulente editoriale. Militante radicale dal 1991. Ha da allora partecipato a tutte le campagne referendarie e per i diritti civili. Negli anni della guerra nella ex-Jugoslavia e dell’assedio di Sarajevo ha coordinato, in Italia, la campagna per la “Bosnia nell’Unione Europea” e organizzato, per l’Italia, la manifestazione europea “L’Europa muore o rinasce a Sarajevo”. Ha coordinato, fra l’altro, sempre per l’Italia, la campagna transnazionale “Una bandiera per il Tibet”. Ha contribuito alla realizzazione delle campagne su moratoria delle esecuzioni capitali, istituzione del Tribunale Penale dell’Aja sull’ex-Jugoslavia, istituzione della Corte Penale Internazionale anche con scioperi della fame e altre iniziative nonviolente. Ha partecipato attivamente alle manifestazioni antiproibizioniste sulle droghe e contro il finanziamento pubblico dei partiti. È stata, in più occasioni, tra i responsabili nazionali dei comitati promotori dei referendum radicali e membro dei direttivi delle associazioni radicali. È stata assistente personale di Marco Pannella e collaboratrice parlamentare di Olivier Dupuis negli anni della sua segreteria del Partito Radicale Transnazionale.
Nel 2001, con Olivier Dupuis, ha organizzato una manifestazione nonviolenta in Laos per chiedere conto della scomparsa di cinque leader studenteschi laotiani e, con altri quattro militanti radicali, ha trascorso due settimane in carcere prima di essere espulsa dal paese, dopo un processo sommario.
A Torino, con l’Associazione radicale Adelaide Aglietta, ha, fra l’altro, promosso iniziative politiche sulla laicità, sul federalismo europeo e contribuito al successo delle delibere comunali di iniziativa popolare sull’Anagrafe Pubblica degli Eletti, sulla trasparenza delle nomine, sul Testamento Biologico e sulle Unioni Civili. Con l’Associazione Aglietta, di cui è stata coordinatrice, ha animato campagne e iniziative locali con molti gruppi e associazioni cittadine, promuovendo una collaborazione nuova rispetto alle dinamiche chiuse della politica. Ha coordinato in Piemonte le raccolte firme sulle proposte di legge popolari Eutanasia Legale, È ora di legalizzare le droghe ed Ero straniero – L’umanità che fa bene; quest’ultima campagna, promossa da Emma Bonino, è stata condotta, tra gli altri e in particolare, in collaborazione con i Giovani Democratici Piemonte e Giovani Democratici Di Torino.
Dalla sua nascita, nel 2010, ha partecipato alle iniziative di IdeeXTorino, gruppo coordinato da Valentino Castellani per immaginare e proporre soluzioni per l’area metropolitana, concentrandosi sull’analisi dei bisogni della città soprattutto riferiti a Torino nord. È promotrice dei referendum consultivi metropolitani per la costruzione della seconda linea della Metropolitana e contro il consumo di suolo. È stata coordinatrice dei Membri individuali dell’ALDE Party – Liberals and Democrats for Europeper il Piemonte.
È membro del Comitato Diritti Umani della Regione Piemonte. Nel 2017, al XVI Congresso di Radicali italiani è stata eletta Tesoriere nazionale.


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