Voto Arcobaleno
Voto Arcobaleno
Romaniello Cristian

Romaniello Cristian


Candidato/a alla Camera
per il collegio plurinominale Lombardia 4 - 01 (Posizione in lista: 2)


Ha aderito alla piattaforma

1 – MATRIMONIO PER TUTT*

Il significato di matrimonio è “compito della madre”, nel senso che rappresenta il compito di rendere legittimi i figli nati da quella unione. Il matrimonio è anche, e soprattutto, quel rapporto progettuale che viene condiviso da due persone che desiderano passare la vita insieme ed allargare il nucleo familiare grazie alla presenza di figli. Io voglio che chiunque abbia questo desiderio possa realizzarlo.

Mi impegno ad appoggiare questa proposta, qualora fossi eletto al Parlamento italiano, e credo che sia inaccettabile che ad oggi questa battaglia sia ancora da condurre. Il M5S non ha mai avuto paura di dare più diritti.

2 – ADOZIONI PER SINGLE E COPPIE DELLO STESSO SESSO

Un bambino adottato è un bambino a cui il Mondo, nella persona di chi lo adotta, da una speranza nel futuro e un amore incondizionato, per crescere nelle possibilità che fino al momento dell’adozione mancavano o sono giunte a mancare. Gli studi scientifici dimostrano che il benessere psico­sociale dei membri dei gruppi familiari non sia tanto legato alla forma che il gruppo assume, quanto alla qualità dei processi e delle dinamiche relazionali che si attualizzano al suo interno. Pertanto sono a favore dell’adozione per single e coppie omogenitoriali, perché l’unica cosa che conta davvero è che chi esercita la responsabilità genitoriale lo faccia nell’esclusivo interesse dello sviluppo del minore.

3 – LEGGE DI CONTRASTO E PREVENZIONE DELLE VIOLENZE E DELL’ODIO OMOTRANSFOBICO

Sono a favore di una legge di contrasto e prevenzione delle violenze di ogni tipo, non posso che essere d’accordo nell’appoggiare questa proposta. La violenza non può più essere tollerata, ed è giusto che le aggravanti siano condannate con asprezza.

4 – ACCESSO ALLE FECONDAZIONE ETEROLOGA PER TUTTE LE DONNE

Sono felice di essere parte di un Movimento che ha combattuto (ricordo memorabili battaglie politiche in Regione Lombardia) per non discriminare le coppie sterili, e sono in pieno accordo con la direzione che abbiamo intrapreso (ricordo la mozione con la quale chiedevamo a Regione Lombardia di assimilare il ticket per l’eterologa a quelli dell’omologa e di prevedere coperture economiche per consentire a tutti l’accesso al servizio).

5 – VERSO LA  DEPATOLOGIZZAZIONE DELL’IDENTITÀ TRANS

Anche su questo argomento si sfonda una porta aperta, almeno per me (in qualità uomo e psicologo). L’identità trans non è patologia, infatti non esiste un inquadramento diagnostico per tale condizione. Il DSM-5 parla di “disforia di genere” come unica condizione di sofferenza, ma si tratta di una forma di sofferenza depressiva dovuta all’identificazione col genere opposto a quello biologico. Quindi, la patologia è la sofferenza, non l’identificazione con l’altro genere.
Sicuramente, occorre una rivoluzione culturale su questa questione, e sono disponibile ad appoggiare iniziative e proposte dirette in questo senso.


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