Voto Arcobaleno
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Stefana Giada

Stefana Giada


Candidato/a alla Camera
per il collegio uninominale Lombardia 3 - 02


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Biografia


Mi chiamo Giada Stefana sono consigliera comunale di maggioranza a Nave con delega comunicazione, inclusione sociale, diritti e pari opportunità. Faccio parte della segreteria regionale di sinistra italiana Lombardia e nella vita di tutti i giorni sono artigiana, mi occupo di vendita e riparazione biciclette. Credo nei diritti civili e sociali! Ho 30 anni, faccio parte della generazione degli eterni “Giovani”, quelli che non vengono mai considerati adulti, che vengono definiti Choosy o Bamboccioni, che pur lavorando non possono permettersi di acquistare una macchina, perché senza garanzie non hanno accesso al credito. Quelli che non possono programmarsi un futuro. Quelli che subiscono la politica, perché non si sentono rappresentati, perché si sono rassegnati ad una situazione di precariato esistenziale… io sono una dei POCHI fortunati che, grazie al lavoro e ai sacrifici dei miei genitori, ha potuto iniziare una propria attività. Ma i MOLTI non hanno nemmeno questa piccola speranza, rimangono senza voce, sono rassegnati.
Per questo ho deciso di candidarmi, per dimostrare che la politica può e deve mettersi al servizio, dei giovani, dei precari, degli emarginati. Per dimostrare che, la Sinistra in questo paese può tornare a dare speranza e soluzioni concrete! Ho deciso di candidarmi, perché mi sono stancata di chi mi dice che questa è l’unica realtà possibile , di chi dice che non c’è alternativa;  mi sono stancata di chi, ogni volta in cui viene tolto un diritto, ogni volta che viene peggiorata la condizione di vita o di lavoro delle persone, ti dice che è necessario! Per la stabilità, per la governabilità ecc. Per una serie di cose che ormai hanno perso significato, ma vengono ripetute come un mantra! Ed invece quando proponi maggiori diritti, un miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, ti dice che non è possibile, che è un utopia irrealizzabile. Ecco mi sono stancata perché a trent’anni ho il dovere e il diritto di sognare un mondo diverso, un mondo migliore. Di sperare in un paese, che metta al centro dell’agenda politica le persone e le loro vite e non semplicemente numeri, dati e interessi finanziari… visto che nel programma di Liberi e Uguali ho trovato una reale alternativa per il paese e per il futuro e visto che accanto a me ci sono compagni e compagne, che vengono da percorsi diversi ma che hanno come obiettivo comune abbattere le disuguaglianze! Allora sono esattamente dove dovrei essere. Perché per far sì che non rimanga solo un sogno od un utopia non basta volerlo, ma bisogna impegnarsi affinché tante e tanti lo rendano realizzabile!


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