Voto Arcobaleno
Voto Arcobaleno
Antonini Francesco Detto Checchino

Antonini Francesco Detto Checchino


Candidato/a al Senato
per il collegio plurinominale Liguria - 01 (Posizione in lista: 1)


Ha aderito alla piattaforma

Aderisco con convinzione alla piattaforma di Arcigay. A differenza di altre liste, Potere al popolo non ha candidati che svolgono l’ambigua funzione di foglie di fico, ossia candidati nello specifico “gay friendly” dentro liste con programmi e culture di riferimento clericali, omofobe e sessiste: le vostre proposte sono già nel programma della lista depositato alla vigilia della campagna elettorale.

Approvato


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Biografia


Sono un giornalista d’inchiesta, 56 anni, dopo essere stato operaio di zuccherificio, cameriere, libraio. Attivo nei movimenti dal 1977. La Pantera del 1990 mi sorprende da studente lavoratore fuoricorso a Sociologia della Sapienza. Attivo nei movimenti studenteschi e contro la guerra dagli anni ’80, ho preso parte alla fondazione di Un Ponte per Baghdad, lavorato nella Casa dei diritti sociali, militante della Lega comunista rivoluzionaria con cui entro in Democrazia proletaria e poi in Rifondazione comunista fino all’uscita con Sinistra critica in solidarietà con l’espulsione di Franco Turigliatto da quel partito per non aver voluto votare i crediti di guerra relativi alla missione afghana. Anche il lavoro di cronista (Tele Ambiente, Radio Città Futura, Avvenimenti, Liberazione, Left e ora Popoff quotidiano) è svolto nell’internità a quei movimenti, dalla nascita dei centri sociali fino ai social forum di Genova, Firenze, Atene, Malmoe. Dopo le giornate del luglio 2001 ho preso parte alle vicende dei social forum e seguito i processi scaturiti dalle violenze poliziesche contro i no global, a Genova sono stato direttore di Radici/Ali, nei primi anni 2000, che era l’organo della locale federazione del Prc. Ho preso parte così alla campagna per la candidatura a sindaco di Sanguineti. 
Ho scritto libri sulle prospettive dei social forum (edito da Fratelli Frilli, editore genovese), sul processo Diaz, sulla crisi economica dei derivati, sul caso Aldrovandi che, nel 2006 sono stato il primo a raccontare dalle colonne di Liberazione. Da allora sono attivo nelle battaglie contro i processi autoritari con l’Osservatorio Repressione e Acad, l’associazione contro gli abusi in divisa, che ho contribuito a fondare. Nel 2013 sono stato candidato nella lista Repubblica Romana alle comunali capitoline arrivando secondo per numero di voti.

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