Voto Arcobaleno
Voto Arcobaleno
Matteo Rita Detta Margherita

Matteo Rita Detta Margherita


Candidato/a al Senato
per il collegio uninominale Puglia - 07


Ha aderito alla piattaforma

“Il programma di Potere al Popolo è un programma complessivo, realizzabile in tutte le sue parti, aperto e condiviso. Questo è il motivo per il quale ho deciso di candidarmi ed iniziare questa avventura. Un aspetto centrale è la questione  lgbtqi. E, lo posso affermare con fierezza, siamo l’unica forza politica che ha un programma chiaro ed all’avanguardia su questo.
In Italia le discriminazioni verso le persone lgbtqi sono ancora troppo frequenti ed incuneate nella cultura patriarcale, omofobica e maschilista. Nei luoghi di lavoro le  caratteristiche e le inclinazioni sessuali  spesso sono un problema e sovente costringono queste persone a nascondersi dietro una parvenza di “normalità”, che altro non è che il celarsi e il vivere male la propria condizione, che spesso porta ad atti terribili come i suicidi, di cui si parla sempre troppo poco, quasi come se essere gay, lesbiche o trans sia un marchio infamante e quindi poco interessante. Questo succede anche nelle scuole, nella situazioni di svago e in tutte la attività sociali.
Le persone lgbtqi sono spesso vittime di violenza e  bullismo.
La legislazione italiana è carente da questo punto di vista. Ancora si parla di famiglie tradizionali, lasciando fuori tutto un mondo, immenso di famiglie e persone singole, fatto da uomini, donne, trans, gender ecc. che vivono in un sistema di doveri, ma senza poter usufruire di tutti i diritti. Manca una legge sulla omotransfobia.
In più nelle scuole non c’è una adeguata educazione alle differenze, né si fa abbastanza per parlare di salute sessuale e riproduttiva.
Per questo noi chiediamo subito leggi contro le violenze e le discriminazioni lgbtqi, chiediamo che nelle scuole si parli di sessualità in tutte le sue forme, si faccia prevenzione verso l’hiv e le  malattie sessualmente trasmissibili. Combattendo nei fatti tutte le forme di maschilismo, patriarcato, omofobia.
Una legislazione sul lavoro che tuteli dal licenziamento per motivi di inclinazione sessuale, per il riconoscimento delle differenze.
Vanno vietate le mutilazioni ai neonati nati con caratteristiche genitali intersessuali; sono loro che, adulti, dovranno decidere cosa fare del proprio corpo.
Chiediamo il pieno riconoscimento delle famiglie omosessuali, con la possibilità del riconoscimento dei figli di un membro della coppia e della possibilità di adozione per la stessa, così come per le persone singole, perché il desiderio di paternità o maternità non è specifico di una coppia etero, lo è a prescindere. Ciò che conta è la capacità di prendersi cura e di amare un piccolo essere umano.
Molto ancora c’è da dire e tantissimo si potrebbe fare, ma già questi piccoli passi possono cambiare le cose. Per questo vi chiediamo di appoggiarci durante queste elezioni, affinché inizi un cambiamento strutturale e sistemico della società.”

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